Gabriele Venturini
@ilventa

Sei stato tu! no hai iniziato prima tu!

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No, non stiamo per raccontare il classico litigio tra due bambini di 10 anni, parliamo invece della recente crisi diplomatica tra ITALIA e FRANCIA. Certo è molto facile prendersela con i Francesi, ne hanno fatte e dette di cose negli ultimi anni e capisco la pancia delle persone. Però se sei uno di quelli che ritiene che l'antipatia per i cugini d'oltralpe giustifichi ogni cosa allora lascia perdere, non leggere il ragionamento che seguirà perché ti farei solo perdere del tempo.

Non c'è mai stata una grande sinergia tra l'Italia e la Francia negli ultimi mesi, ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l'incontro del nostro Vice Premier Luigi di Maio con i Gilet gialli. Questa reunion può essere considerata normale come ci vuol far credere Luigino? è stata esagerata la reazione della Francia? No e No. Io sinceramente faccio fatica a ricordare un episodio di questo tipo. Cioè un episodio dove uno dei massimi esponenti del nostro governo si reca in un paese alleato e va ad incontrare, sodalizzare e incitare un movimento di piazza eversivo che da mesi devasta ogni sabato le principali città francesi e attenta alla sicurezza delle sue istituzioni. Ora capisco che si cade facilmente nel ragionamento, Macron è uno stronzo e quindi Di Maio ha fatto bene... e questo è un ragionamento che ognuno di noi (forse) può fare, ma non può farlo un capo di stato o un vice premier perché in gioco ci sono interessi che vanno oltre la becera campagna elettorale per le Europee 2019. Così tanto per dire, la Francia è il nostro secondo "cliente", cioè è il secondo stato (nel mondo) che spende di più per acquistare "cose" italiane. La #Francia richiama il suo ambasciatore come nel 1940, AirFrance si ritira dal salvataggio di Alitalia e forse si tira fuori anche dall'accordo per accogliere migranti su base volontaria. Poi una serie di danni collaterali tipo lo spread che risale a 280. Ma #facciamorete il cazzo! qua manca proprio l'ABC... siamo sempre più isolati dal resto d'Europa dove l'Italia, 3 forza, è fuori dai tavoli che contano e tenta pseudo alleanze (solo a scopo propagandistico) con devastatori di piazze, leader xenofobi e neonazisti. Il governo dell’isolamento più che del cambiamento cerca da un lato di rafforzare i rapporti con i Paesi del blocco di Visegràd mentre dall’altro attacca quotidianamente grandi paesi storicamente alleati per puro tornaconto elettorale. I risultati di questa strategia sono grandiosi: "pochi mesi fa, il ministro delle Finanze austriaco, Hartwig Löger, ha chiesto alla Commissione europea di avviare una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia per la legge di bilancio. Viktor Orban, primo ministro ungherese e grande amico di Matteo Salvini, ha più volte chiarito che l’Ungheria non accoglierà mai i migranti."

In poche parole "Vogliamo fare deficit e ci alleiamo con i promotori dell’austerity. Chiediamo la redistribuzione dei migranti e ci alleiamo con Paesi illiberali e xenofobi."

Io non metto nessuna bandiera francese fuori il balcone di casa ma una cosa è certa noi siamo riusciti nell’impresa di essere contemporaneamente soli e male accompagnati. Siamo continuamente vittime di un movimento che sfrutta l’interesse diretto e immediato dei cittadini che non sempre corrisponde all’interesse nazionale. Tosta è? ma non saprei come descrivere meglio un Di Maio (non solo lui in realtà) che oggi eleva strumentalmente il sentimento popolare ad argomento da utilizzare nelle relazioni internazionali.

Quando hai sia una carica di governo che una politica non puoi mettere in secondo piano le “responsabilità di governo” che vengono prima degli interessi beceri elettoralistici, non è che abbiamo l'orecchino al naso è. Ok le schermaglie dialettiche, ci sono sempre state, ma quell'incontro no, non ha senso. Se fosse andato solo Di Battista non sarebbe successo tutto questo. Siamo proprio all'ABC… Macron sarà anche il più antipatico del mondo ma se 20.000.000 di elettori francesi lo hanno votato in regolari elezioni (senza menare nessuno o incendiare città) allora un esponente di un governo alleato non può incontrare un movimento eversivo di piazza di circa 250.000 persone che tenta di sovvertire le sorti di un governo eletto democraticamente. In pratica sembra un fottutissimo Déjà-vu dove il m5s tenta di scimmiottare forze di destra (Salvini) così come in passato il PD cercò di copiare Berlusconi. Il risultato sarà lo stesso?
#vatuttobene #soliemaleaccompagnati