Gabriele Venturini
@ilventa

Quei bravi ragazzi: Macron il tossico, Starmer il pusher, Merz il palo.

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Dal fronte della disinformazione l'ultima perla.
In queste ultime ore, abbiamo assistito all'ennesimo capolavoro della disinformazione contemporanea: un video di Macron, Starmer e Merz di ritorno da Kiev trasformato in una scena degna di Scarface. Secondo questi "narratori", i tre leader mondiali si sarebbero concessi un festino a base di cocaina... a telecamere accese, con giornalisti e staff tutto intorno. Perché no, d'altronde?

🔴Anatomia di una bufala mediocre
La scena è di una banalità disarmante: tre politici seduti a un tavolo con bicchieri d'acqua, una penna e un fazzoletto sporco di muco che Macron, colpevole di avere un comune raffreddore, nasconde prima della foto ufficiale. Un gesto che qualsiasi persona con un minimo di decenza farebbe.
Ma ecco la magia della disinformazione: il fazzoletto diventa una bustina di cocaina e la penna si trasforma in un cucchiaio per il consumo di stupefacenti. Cucchiaio, cocaina boh... non sono un esperto...

🔴 La Logica è andata in vacanza
Fermiamoci un attimo a riflettere sulla logica di questa narrazione. Questi leader internazionali, appena tornati da una missione ufficiale, circondati da delegazioni diplomatiche, giornalisti e staff di sicurezza, avrebbero deciso di darsi alla pazza gioia con una sniffata collettiva... in diretta mondiale?
Davvero? A reti unificate?
Non è più nemmeno un problema di disinformazione, ma di totale assenza di pensiero critico. Anche ammettendo che fossero dei consumatori abituali, bisognerebbe attribuire loro una stupidità così colossale da renderli incapaci di attendere di trovarsi in uno spazio privato.

🔴 I "Professionisti" della disinformazione
La parte più inquietante di questa vicenda non sono i soliti anonimi della trilogia novax-noue-proputin, ma il fatto che a rilanciare questa assurdità siano stati ex senatori, editorialisti e sedicenti intellettuali. Persone che, almeno sulla carta, dovrebbero possedere gli strumenti del pensiero critico.
Come il professor Paolo Becchi, ideologo della prima ora del Movimento 5 Stelle, già editorialista di libero, blogger del Fatto Quotidiano e "filosofo", che ha abboccato all'amo senza alcuna esitazione. Un pensatore talmente acuto da non riuscire a distinguere un fazzoletto usato da una bustina di cocaina.

🔴 L'Origine del delirio
Risalendo all'origine di questa perla di disinformazione, non sorprende scoprire che sia stata messa in circolazione da Alex Jones, un personaggio che ha fatto della creazione di fake news la sua professione. Stiamo parlando di un individuo accusato di molestie sessuali dall'ex moglie e condannato a risarcimenti per centinaia di milioni di dollari (che prevedibilmente non ha mai pagato). Insomma, un delinquente che prospera grazie ai creduloni che gli danno credito.

🇫🇷 La situazione è diventata così grottesca che l'Eliseo ha dovuto rilasciare una smentita ufficiale, mostrando da vicino che si trattava semplicemente di un fazzoletto per il naso raffreddato di Macron. Immaginate: un governo costretto a smentire ufficialmente che il proprio presidente non stava sniffando cocaina in diretta mondiale.

Siamo di fronte a una vera e propria involuzione del pensiero critico. Anche davanti a bufale così grossolanamente confezionate, un'orda di sedicenti professionisti ci casca senza il minimo sforzo di verifica o riflessione. Questa vicenda non è solo l'ennesimo esempio di disinformazione virale, ma un preoccupante sintomo di quanto siamo disposti a credere a qualsiasi assurdità, purché confermi i nostri pregiudizi. Non importa quanto illogica o improbabile sia la narrazione: se si allinea con ciò che vogliamo credere, diventa istantaneamente "verità".

Va tutto bene.

#Macron #cocaina #disinformazione #UE