Gabriele Venturini
@ilventa

Oh no... non posso più guidare da ubriaco!

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Riflessioni in ordine sparso sul nuovo codice della strada.

Chiariamo subito una cosa, non sono un fan di Salvini e mai lo diventerò. Anche un orologio rotto segna l’ora giusta due volte al giorno.

Ma vedere l'isteria collettiva sul nuovo codice della strada mi ha fatto riflettere molto negli ultimi giorni.

Ho letto commenti apocalittici: "Non si potrà più bere nemmeno un bicchiere!", "Addio aperitivi!", "È la fine della socialità!".

Il bello è che stiamo protestando per un limite di 0.5 che è la normalità in quasi tutta Europa. Anzi, in alcuni paesi come Svezia, Norvegia ed Estonia il limite è ancora più basso (0.2). Sarà un caso che sono gli stessi paesi che vengono presi ad esempio su gran parte delle politiche sociali.

Il vero punto di discussione non dovrebbe essere tanto il limite - già ampiamente collaudato in Europa - quanto piuttosto l'entità delle sanzioni. Quelle sì che si possono discutere, ma stranamente tutti sembrano più preoccupati sulla fine della libertà di farsi un bicchiere (cosa non vera tra l'altro)!

Parliamoci chiaro: anch'io adoro fare serata, e riconosco che il decreto abbia aspetti da migliorare, ma onestamente non credo rappresenti un peggioramento per la nostra società.

Mi viene in mente quando vietarono il fumo nei locali. Ricordate? Era la fine della civiltà, dei bar, della socialità (sì, anche allora). Oggi, quando all'estero vediamo qualcuno fumare in un ristorante, lo guardiamo come se fosse un cavernicolo che ha appena scoperto il fuoco.

Organizzarsi per avere un guidatore sobrio, o uno che si limita 3/4 bicchieri, o che beve a stomaco pieno non è questa grande limitazione della libertà personale. Semplicemente siamo indietro anche in questo, ma sono convinto che in poco tempo le persone si organizzeranno senza rinunciare a nulla.