Gabriele Venturini
@ilventa

Giuseppi il pacifista, storie di ordinaria memoria

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Vi è mai capitato di non ricordare cosa avete mangiato la sera precedente? Un'amnesia comune, certo. Ma quando questa dimenticanza riguarda le azioni passate dei nostri leader politici, ci troviamo di fronte a un problema ben più serio. Oggi vi riporto alla memoria qualche episodio su Giuseppe Conte, che ora si erge a paladino del pacifismo e strenuo oppositore delle spese per il riarmo, proprio a ridosso della manifestazione di Roma.

COSA DICE OGGI: No al 2% del PIL per la difesa, no al riarmo dell'Europa

COSA HA FIRMATO IERI: Per ben due volte, ai vertici NATO di Bruxelles (2018) e Londra (2019), Conte ha sottoscritto l'impegno dell'Italia a destinare proprio quel 2% del PIL alle spese militari.

E lo ha fatto proprio sotto la pressione di Donald Trump, che durante quegli anni criticava duramente e minacciava i paesi NATO che non spendevano abbastanza per la difesa. Mentre alcuni leader europei (pochi) mostravano perplessità verso le richieste americane, Conte sottoscriveva senza esitazioni questi impegni.

Nel documento di Bruxelles (luglio 2018), firmato da Conte dopo appena un mese a Palazzo Chigi, si legge:

"Riaffermiamo il nostro incrollabile impegno per il Defence Investment Pledge" - ovvero l'accordo NATO del 2014 che fissava l'obiettivo del 2%.

A Londra (dicembre 2019), con il governo PD-M5S, Conte ribadisce: "Siamo determinati a condividere i costi della nostra sicurezza indivisibile... in linea con le linee guida del 2% e del 20%".

I governi Conte I e II hanno effettivamente aumentato la spesa militare dall'1,2% all'1,4% del PIL rispetto al governo precedente, creando anche il primo fondo pluriennale per gli investimenti nella Difesa.

In quel periodo, con Elisabetta Trenta (M5S) come Ministro della Difesa, sono stati confermati importanti programmi di acquisto di armamenti, incluso l'impegno per gli F-35.

Questi elementi dovrebbero bastare a dimostrare che la linea del governo Conte-Salvini-PD sulla Difesa fosse in continuità con gli impegni NATO e non mostrasse alcuna postura "pacifista", in netto contrasto con quanto si professa oggi.

Peace, Love and fosforo.