Europa tu sei il male del mondo!
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🧳 Vi siete mai chiesti come sarebbe vivere in un'Europa... senza Europa? Pensiamo un attimo a quello che abbiamo oggi: viaggiare liberamente per lavoro o studio senza ambasciate o burocrazia infinita. Acquistare o vendere prodotti, servizi digitali o idee senza dogane e barriere. Ricevere cure mediche all'estero senza complicazioni. Ma soprattutto:
👍 Il sistema di welfare europeo è tra i più sviluppati al mondo, con reti di protezione sociale che includono sussidi di disoccupazione, pensioni e altri benefici.
👍I diritti dei lavoratori sono fortemente tutelati, con ferie pagate garantite, congedi parentali generosi e orari di lavoro regolamentati che favoriscono l'equilibrio tra vita professionale e personale.
👍L'istruzione pubblica è di alta qualità e spesso gratuita o a costi contenuti, anche a livello universitario, rendendo l'educazione superiore accessibile a molti.
👍La ricchezza culturale e storica è straordinaria, con un patrimonio artistico, architettonico e gastronomico senza pari, offrendo infinite opportunità di esplorazione e arricchimento personale.
Sono vantaggi che diamo per scontati ogni giorno, ma che fanno dell'Europa, con tutti i suoi difetti, uno dei luoghi migliori al mondo dove vivere.
📊 I numeri sulla qualità della vita parlano chiaro: l'aspettativa di vita media in Europa è di 82 anni, mentre negli Stati Uniti è 77, in Cina 72 e in Russia appena 67 (dati OMS e World Bank).
🇬🇧 Abbiamo anche esempi di chi sta provando a stare in Europa senza Europa come quello della Brexit: una battaglia ideologica vinta contro il buon senso, con conseguenze pesanti. Crollo degli investimenti esteri (riduzione del 19% rispetto all'era pre-Brexit), indebolimento della City londinese (Amsterdam ha superato Londra come principale centro di trading azionario europeo) e crescita economica inferiore al resto dell'UE (circa 5.5% di PIL perso rispetto allo scenario senza Brexit)
Però almeno ora gli inglesi possono rivendicare che hanno di nuovo il controllo delle loro quote pesca!
(Vi ricorda qualcosa? Tipo la battaglia per la pesca alle vongole di Salvini?)
🚀 Eppure continuiamo a sabotarci. Prendiamo il recente caso del razzo della Isar Aerospace. Di fronte al primo tentativo fallito, i media, o più in generale noi europei, potevano raccontarla in due modi:
1️⃣ Ridicolizzare lo sforzo della startup tedesca con meme e derisione
2️⃣ Raccontarlo come un normale passo in un percorso di innovazione (come fu per SpaceX, che fallì i primi tre lanci, con il primo che durò solo 25 secondi, persino meno del razzo europeo)
Indovinate quale racconto ha dominato? E la domanda è: perché scegliamo sempre l'autolesionismo? Perché preferiamo deriderci anziché sostenerci?
🔍 In un'epoca in cui l'Europa è già bersaglio di campagne di disinformazione da est e da ovest, questa narrazione interna autolesionista a chi giova?